Sono cento le abitazioni abusive tra Olbia e Santa Teresa, con sentenze passare in giudicato, che su disposizione della Procura di Tempio Pausania verranno demolite a partire da settembre. "In questi giorni sono in corso le ricognizioni delle case da parte di un gruppo individuato dalla Procura e potenziato di recente con tre ingegneri, un'attività che precede le demolizioni", ha detto all'ANSA il procuratore Domenico Fiordalisi, ribadendo quanto dichiarato in un' intervista al Tg Rai della testata giornalistica regionale. Da mesi la Procura tempiese si sta occupando degli edifici abusivi realizzati in Gallura: ad aprile sono scattate, tra le proteste, le prime demolizioni a La Maddalena. Un lavoro certosino che ha visto gli inquirenti impegnati nella ricognizioni delle sentenze passate in giudicato nelle cancellerie del Tribunale di Tempio e nelle sezioni staccate di La Maddalena e Olbia. All'interno dei faldoni anche verdetti di demolizione assunti dalle Preture ben trent'anni fa, ma mai eseguiti. Tra le verifiche in corso ci sono pure le autocertificazioni dei cittadini relative alle "prime case fittizie" e alle "seconde case effettive", anche se, spiega Fiordalisi, "la Cassazione ha stabilito che tra esigenze abitative e quelle della tutela del paesaggio, prevale sempre quest'ultimo". Lo stesso procuratore precisa che in questa seconda tranche di demolizione, quella appunto che scatterà a settembre, "verranno abbattute solo le seconde case effettive".
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