Verranno subito resi disponibili i fondi raccolti da Croce Rossa Italia, Caritas e altri enti, complessivamente 12 milioni di euro, per l'alluvione del 18 novembre scorso, facendo confluire nello stesso "calderone" anche le risorse "avanzate" dall'ultima gestione dei fondi dei gruppi consiliari (circa un milione di euro). Contestualmente la Regione predisporrà un modulo di autocertificazione per la quantificazione dei danni e convocherà dei tavoli territoriali con i comuni e la Protezione civile per definire i fabbisogni (sono già stati avviati i tavoli della Romangia e della Gallura). Inoltre verrà programmata la manutenzione ordinaria in strade e alvei di fiumi, mentre con legge regionale si potrà gestire meglio l'emergenza ricostruzione. Sono questi gli impegni presi oggi dal presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, dall'assessore all'Ambiente, Donatella Spano, e dai capigruppo in Consiglio regionale, nell'incontro con una delegazione dei comitati spontanei dei cittadini colpiti dall'alluvione in Sardegna, che oggi hanno manifestato davanti al palazzo dell'Assemblea sarda. "Andiamo via con una buona dose di soddisfazione - hanno detto i comitati cittadini al termine della riunione -, vediamo spiragli per il ristoro dei danni subiti dopo mesi di assenza di risposte". Secondo l'assessore Spano l'incontro "è stato positivo perché gli alluvionati sanno che da oggi hanno la loro fianco la Regione che coordinerà i tavoli tecnici. Contestualmente continua il pressing sul Governo nazionale per cercare di ottenere risorse per l'alluvione. Crediamo che queste possano essere trovate nel fondo nazionale per le emergenze e che le spese che verranno fatte dai comuni possano essere considerate fuori patto stabilità". Sul versante dei numeri, a fronte di 640 milioni di euro di danni, per ora sono disponibili circa 33 milioni di euro dei quali 12 milioni di di fondi regionali.
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