Sono 18 le specialità che potranno essere attivate nella nuova struttura sanitaria di Olbia in cinque aree: pediatrica, chirurgica, internistica, chirurgia avanzata e riabilitazione. Per la pediatria sono previsti nella bozza programmatica 22 posti letto dal 2016 (18 nella prima fase), 11 per la chirurgia pediatrica (9 nel 2015), per l'oculistica 2 posti, per l'ortopedia 15 posti letto (12), per urologia 10 posti (8 dal 2015), 14 per chirurgia oncologica (10 nel 2015), terapia intensiva 6 posti letto (4 in fase di avvio), quattro posti per terapia chirurgica, 10 per day surgery (7 in fase di avvio). A regime ci saranno 12 posti per la medicina internistica, 11 per la cardiologia, 13 per la neurologia e 4 per la stroke unit. Due posti letto sono previsti rispettivamente in cardiochirurgia e neurochirurgia e quattro per la chirurgia vascolare. Nell'area riabilitativa la bozza programmatica prevede 80 posti letto per la riabilitazione funzionale e 20 per la neuroriabilitazione. a questi 242 posti letto a regime si devono aggiungere altri 50 posti letto per solventi, ossia per pazienti paganti. Sono, invece, dieci le aree di ricerca scientifica che verranno attivate: genetica, malattie neurodegenerative (tra le quali sclerosi multipla e Sla), malattie autoimmuni, malattie rare e complesse dell'età pediatrica (tra le quali obesità), cardiologia e cardiochirurgia, oncologia della mammella, malattie correlate allo stile di vita e disordini complessi, riabilitazione, medicina dello sport e invecchiamento. Complessivamente il tetto massimo di spesa annuale massimo onnicomprensivo a regime sarà definito con successivo provvedimento della Giunta regionale che non supereranno i 55,6 milioni di euro. L'investimento previsto da parte del Qatar sarà di 160 milioni con una prima trance e poi circa 80 milioni l'anno a regime.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE - "Abbiamo fatto un grande sforzo per dare agli investitori italiani e internazionali risposte in tempi certi e da oggi la Sardegna dà tempi chiari". Così il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, ha illustrato la delibera che apre la strada all'attivazione dell' ospedale e di un polo di ricerca a Olbia, nella struttura dell'ex San Raffaele. "Le specialità individuate nel provvedimento in accordo con gli investitori sono in grado di recuperare il 50% della migrazione passiva della Regione, che oggi ammonta a 62 milioni di euro - ha aggiunto il governatore - Integrazione con la rete ospedaliera territoriale vuol dire anche attivare una migrazione attiva, cioè la capacità di attrarre pazienti dall'Italia, dall' Europa e dal Qatar. Tutti elementi che garantiranno la sostenibilità economica della struttura". Una struttura sanitaria nella quale gli investitori qatarini metteranno 10 milioni all'anno per le attività di ricerca. Per l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, "si va ad integrare la spesa pubblica con servizi che mancano nella Asl gallurese, con l'implementazione dell'attività clinica e della ricerca in un polo che si apra anche nel bacino del Mediterraneo". L'assessore ha anche spiegato che con la lettera di intenti da parte del Governo, che sarà recepita nella legge di competitività che dovrà varare il Consiglio dei Ministri, la Regione ha chiesto a Palazzo Chigi "che ci possa una modulazione progressiva sull'adeguamento della rete ospedaliera della Sardegna a livello statale che eviti che questa offerta vada creare distorsioni". La deroga del Governo vale per i prossimi tre anni sino al 2017.
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