I giudici della Seconda Sezione del Tar Sardegna, presieduta da Francesco Scano, con relatore Antonio Plaisant, hanno dichiarato inammissibili i ricorsi elettorali presentati da Giommaria Deriu (ex assessore provinciale a Sassari con Rifondazione Comunista, candidato alle regionali e primo dei non eletti), e da Franco Cuccureddu (leader di Mpa, già consigliere regionale e attuale sindaco di Castelsardo). Stessa sorte per quello esaminato dallo stesso collegio con relatore Tito Aru, che era stato presentato da Bernardino Deiana (esponente Idv di Selargius), mentre per quello avanzato da Antonio Gaia (avvocato, ex sindaco di Sarule con l'Upc) la decisione si conoscerà solo nelle prossime ore o al massimo domattina. Il verdetto del Tar è arrivato dopo una camera di consiglio fiume durata fino a tarda sera. Rinviati al 2 luglio, invece, le trattazioni dei ricorsi che mettevano in discussione l'impianto della legge elettorale regionale utilizzata nel voto del 6 febbraio scorso per il rinnovo del Consiglio e il nuovo governatore. Il 2 luglio si discuterà del ricorso di Nicola Cau (ex consigliere regionale di FI, primo dei non eletti nel medio Campidano) di alcuni associazioni guidate da Mario Alberto Rilla, da Barbara Garau (una libera cittadina) e da Angelo Stochino (ex consigliere regionale Pdl, esponente di FI in Ogliastra, primo dei non eletti). Quel giorno verranno discussi anche i ricorsi presentati dal giurista Andrea Pubusa e dal direttore del Manifesto Sardo, Marco Ligas, oltre che dalla consigliere di Parità, Laura Moro.
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