Per scoprire se stessi e magari stabilire un canale privilegiato con Dio basta poco: un tappeto per sedersi e sdraiarsi a terra, una coperta, un fiore da scambiare con il vicino e tanta concentrazione.

All’acqua “energizzata” ci pensano quelli del Wesak, festa della meditazione e della pace che ha riempito il Lazzaretto di Sant’Elia per quattro giorni. Preghiere, canti e riflessioni in silenzio per trovare un ponte spirituale con il prossimo, senza distinzione di religione.

Indù, cristiani, musulmani, buddisti, ebrei e nativi americani: tutti in fila per trovare la felicità dentro il proprio spirito.
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