Un nuovo sopralluogo di qualche giorno fa nella zona di Rio Flumineddu, disposto dalla Procura di Nuoro, ha consentito di rinvenire due teschi e un'ottantina di ossa varie appartenenti - secondo un primo esame - a dieci persone tra cui una donna e un bambino. I resti risalirebbero almeno a 30-40 anni fa, ma potrebbero essere ancora più datati. Dopo il ritrovamento una settimana fa della grotta degli scheletri, sempre sul Rio Flumineddu, da parte degli agenti forestali, che avevano portato alla luce tre teschi e diverse ossa, la procura di Nuoro ha aperto un'inchiesta, guidata dal sostituto procuratore Giorgio Bocciarelli. Uno dei teschi ritrovati presentata un foro compatibile con un'arma da fuoco, ma i primi esami eseguiti dal medico legale, Vindice Mingioni, lo escluderebbero, quantomeno non sarebbe un'arma di recente fattura. Il magistrato ha anche tranquillizzato i famigliari dei sequestrati mai tornati a casa, che dopo il ritrovamento hanno chiesto informazioni dei loro congiunti. Secondo gli inquirenti, per il momento, non ci sarebbe indizi in tal senso. Ma un nuovo sopralluogo comunque dovrebbe tenersi a breve.
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