Per una truffa di sette milioni di euro ai danni dello Stato, per la quale è scattata anche la segnalazione alla Procura della Corte dei Conti, e per altri reati fiscali e fallimentari sono stati indagati sette soci e amministratori della Profer System Sarda di Nuraminis, dichiarata fallita dal tribunale di Cagliari nel 2009. Costituita per creare nuova occupazione e realizzare un innovativo stabilimento di produzione di prefabbricati in calcestruzzo per l'edilizia, nel 2004 l'azienda aveva ottenuto, tramite il Ministero dello Sviluppo economico, un contributo comunitario pari proprio a 7,1 mln. Al termine dell'inchiesta di polizia giudiziaria, sotto la direzione della Procura della Repubblica, le Fiamme Gialle del Comando provinciale hanno notificato l'avviso di conclusione indagini, firmato dal pm Liliana Ledda, ai soci e amministratori della società, per il reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, bancarotta fraudolenta, ricorso abusivo al credito e frode fiscale. Gli specialisti del Nucleo di Polizia tributaria hanno rilevato il grave dissesto finanziario della società ammontante ad oltre 9,8 mln di euro frutto, secondo gli inquirenti, della malagestione attuata attraverso la distrazione di beni e denaro per oltre 6,7 mln di euro, l'emissione e l'utilizzo di fatture "gonfiate" per circa quattro mln e l'ideazione di "artifizi contabili e bancari, con dissimulazioni documentali e l'interposizione fittizia di società aventi sede in provincia di Cagliari ed una nell'aretino". Le indagini hanno consentito inoltre di accertare che "il principale intento della compagine sociale era quello di ottenere illecitamente contribuzioni pubbliche e finanziamenti bancari per poi condurre la società all'insolvenza ed al conseguente fallimento".
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