C'è un arresto per il ferimento, mercoledì mattina davanti al porto, di William Portoghese, 35 anni di Cagliari, e di una ragazza che era con lui in sella a uno scooter. La Squadra mobile della Questura di Cagliari, comandata dal dirigente Leo Testa, ha arrestato Corrado Secci, buttafuori cagliaritano. La Polizia ha ritrovato anche la pistola usata per compiere l'agguato.

L'ARRESTATO - Secci, 37 anni originario di Cagliari, residente a Is Meris, a Quartu, è rinchiuso nel carcere di Buoncammino con l'accusa di tentato omicidio. Per la Polizia, che lo ha arrestato, è stato lui ieri mattina ad esplodere i cinque, sei colpi di pistola contro Portoghese e la ragazza di 28 anni che era in sella al motorino insieme al destinatario dell'agguato. Entrambi feriti alle gambe, ma non in gravi condizioni. Il movente? Secci, addetto alla selezione dei clienti, "buttafuori", in un locale del centro, ha raccontato di essere stato minacciato pesantemente da Portoghese durante una lite per futili motivi. Ci sarebbe di mezzo una ragazza. Per questo, forse spaventato, aveva deciso di procurarsi un'arma e di passare al contrattacco. Con l'agguato teso a Portoghese alle 4 del mattino all'uscita dal mercato ittico. La sezione seconda della Squadra mobile ha cercato subito Secci a casa sua a Is Meris. Niente da fare. Allora la polizia ha convocato gli amici e colleghi che si sono attivati per fare da mediatori. Dopo le 11 Secci si è presentato spontaneamente in Questura e ha vuotato il sacco. Indicando anche il luogo, un cassonetto a Is Mirrionis, nel quale aveva abbandonato la pistola, una 7.65 matricola cancellata.

LA VITTIMA - Nel 2006 Portoghese fu protagonista di una fuga in sella a un quad con inseguimento delle forze dell'ordine in elicottero. Anni fa, come riporta l'Ansa, era finito sotto accusa per una perizia grafologica che lo indicava quale autore della lettera di minacce al presidente del Cagliari Massimo Cellino. Sarebbe stato quello uno dei motivi che aveva poi indotto il presidente alla fuga a Miami. Portoghese si era sempre professato innocente. E tutto si concluse comunque con un nulla di fatto. L'ultimo episodio risale allo scorso marzo: Portoghese era stato arrestato al termine di un inseguimento in auto per il furto di materiale da pesca, due bombole da sub e carburante da una barca. E per aver tentato di svaligiare un negozio di ottica in via Pacinotti.
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