Le colossali sculture di epoca nuragica, i Giganti di Mont'e Prama, la chiesa della Santissima Trinità di Saccargia a Codrongianos, le Rocce rosse di Arbatax. Sono tra i protagonisti di Monumenti Aperti che quest'anno spegne le sue prime 18 candeline.

La manifestazione, per cinque fine settimana, dal 3 maggio all'1 giugno, farà registrare, secondo gli organizzatori, oltre 300 mila visite, tutte gratuite, fra siti archeologici, chiese e beni storico-artistici, ma anche percorsi naturalistici e tematici, in tutto oltre 600, con l'obiettivo di valorizzare aree spesso sconosciute o inaccessibili. Ad accompagnare alla riscoperta dei tesori dell'isola saranno diecimila speciali guide, studenti e volontari. Sono 46 i Comuni coinvolti, 15 in più rispetto alla passata edizione.

E' stato confermato anche per quest'anno il Premio di rappresentanza della Presidenza della Repubblica. Dalla Sardegna alle Langhe: infatti per la prima volta, la manifestazione varcherà le coste sarde per approdare in Piemonte a Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo, paese natale di Cesare Pavese. Il comune ha infatti adottato la manifestazione che si terrà il 24 e 25 maggio con un programma di visite guidate e iniziative collaterali dedicate sia alla figura del grande scrittore e intellettuale che momenti di riflessione e ricordo della terribile alluvione del 1994. "Monumenti Aperti è un' occasione di riscoperta del territorio e delle proprie radici e un'importante opportunità di crescita e sviluppo turistico", ha sottolineato Fabrizio Frongia, presidente di Imago Mundi che organizza l'iniziativa sostenuta dai due assessori regionali del Turismo e della Cultura, presenti alla conferenza stampa.

"Monumenti Aperti è un momento di incontro ideale tra i due assessorati e lavoreremo insieme per creare un nuovo modello di sviluppo - ha sottolineato l'assessore del Turismo, Francesco Morandi - è importante poi sviluppare la capacità di raccontare il nostro patrimonio e la nostra identità". Concetti ripresi dall'assessore della cultura, Claudia Firino: "La sinergia tra istituzioni, scuole, enti e territorio è fondamentale, gli studenti poi sono chiamati a diventare custodi del nostro grande patrimonio".
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