E' la nuova svolta nelle indagini dei magistrati galluresi, secondo quanto riporta l'Ansa, partite all'indomani della tragica alluvione del 18 novembre scorso che ha causato in Sardegna 18 morti.

Intanto proprio oggi il Tribunale del riesame ha confermato il sequestro preventivo di una delle abitazioni realizzate in città, a poca distanza da un canale. Questa mattina il collegio, presieduto dal giudice Gemma Cucca, ha affrontato il caso dell'abitazione di via Bini, costruita nel 1986 e sequestrata alcune settimane fa perché realizzata a pochi passi dal canale San Nicola, una delle aree più colpite dall'alluvione. I giudici hanno respinto le richieste presentate dagli avvocati Giovanni Atzena e Gerolamo Orecchioni, secondo i quali l'immobile era stato costruito a fronte di una regolare concessione. "Faremo ricorso in Cassazione - spiegano i legali - perché è assurdo che si scopra, dopo tre concessioni e trent'anni di tempo dal rilascio della prima concessione, che queste non fossero legittime. Se questo fosse vero, ovviamente, sarebbe responsabilità di chi le ha rilasciate e non dei nostri clienti, che non sono altro che vittime di questo sistema".
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