Comune troppo prudente nella spesa, rimangono 14,6 milioni come avanzo di amministrazione. Ma quei soldi, denuncia il gruppo consiliare di opposizione, potevano essere utilizzati meglio: o per alleviare la pressione fiscale (tasse o imposte) o per rispondere alle domande di chi ogni giorno si rivolge ai servizi sociali. Il saldo finanziario, ovvero la differenza tra entrate e spese - ha spiegato Farris - è di 32,5 milioni. A questa cifra va detratto il saldo obiettivo 2013: oltre 17,5 milioni. La differenza? 14,6 milioni. "Sono cifre - ha chiarito il capogruppo - che rivelano un approccio ragionieristico alla materia, ma soprattutto dimostrano che il Comune non ha la capacità di spendere quello che introita. Tutto questo di fronte a una pressione comunale passata dal 2012 al 2013 da 118 a 179 milioni di euro. Quella procapite invece è passata dai 586 euro del 2011 ai 1159 del 2014". Da qui l'affondo con i consiglieri Maurizio Porcelli e Stefano Schirru che chiedono le dimissioni della Giunta. Mentre Anselmo Piras denuncia: "Da tre anni registriamo tagli alle politiche sociali. Queste cifre testimoniano che non si può dire in giro che non ci sono soldi".
© Riproduzione riservata