"Il prossimo 27 marzo - ha sottolineato Simone Cualbu, presidente Coldiretti Nuoro Ogliastra - si deve impedire che il territorio venga scippato di un proprio prodotto con il pretesto che non ci sono abbastanza patate in Sardegna. Permettere l'impiego della fecola di patate farà diventare il Culurgionis un prodotto del Nord Europa. Far passare un simile disciplinare è svendere il territorio e le sue tradizioni". "Anziché incentivare la produzione ogliastrina e sarda di patate - aggiunge Vincenzo Cannas, vicepresidente Coldiretti - con questo disciplinare chi vuole produrre Culurgionis potrà scegliere tra una farina a basso costo e a lunga conservazione oppure se rifornirsi di patate dai produttori locali. Ogni anno l'Ue produce due milioni di tonnellate di amido di patata suddivise fra Germania (656.000 ton), Paesi Bassi (507.000 ton) e Francia (265.000 ton). In Sardegna stiamo assistendo ad una ripresa della produzione di patate. Se si prende in esame la patata primaticcia l'isola è quarta in Italia con 1.514 ettari coltivati e una produzione di 256.309 quintali, rispettivamente il 7,23% e il 5,99% della produzione italiana. Mentre la Sardegna è nona fra le regioni produttrici di 'patata comunè: 1.634 ettari (il 3,99%) e 266.370 quintali (il 2,03%). La zona produttiva più importante è quella del comprensorio di Quartu senza dimenticare le eccellenze delle patate del Gennargentu".
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