Esclusione dal Patto di stabilità delle risorse per l'edilizia scolastica, rimodulazione dei capitoli di bilancio e utilizzo dei Fondi comunitari (50% fuori Patto per la scuola), oltre alla programmazione dei 360 milioni del Fondo europeo di sviluppo regionale. Sono questi gli interventi che il governatore in pectore Francesco Pigliaru intende metter in campo per recuperare risorse utili a riqualificare, ammodernare e rendere più sicure le scuole, attraverso un piano da 120 mln di euro l'anno. L'annuncio è stato dato durante il sopralluogo al liceo Classico Dettori di Cagliari, chiuso dal 30 novembre 2013 a causa del crollo di un solaio. "Si tratta di un'azione molto importante sulla quale vogliamo puntare perché al centro della nostra politica mettiamo il Piano straordinario per l'edilizia scolastica - ha ribadito - piuttosto speriamo di potercela permettere".

Sui 120 milioni, infatti, pesano come macigni i vincoli di spesa del Patto di stabilità. Poi occorre "guardare bene il bilancio e reperire risorse dopo un'attenta verifica". In più c'è da formare gli insegnanti con risorse messe a disposizione dal Fondo sociale europeo. "Nella classe in cui è crollato il solaio c'è una lavagna digitale - ha osservato - ebbene occorre andare oltre questo semplice acquisto e il bell'aspetto se poi lo strumento rimane inutilizzato".

Pigliaru si è soffermato poi sull'emergenza sicurezza nelle scuole sostenendo che "le ferite del Dettori a Cagliari o dell'Azuni a Sassari (il liceo dei Presidenti della Repubblica sardi, frequentato anche da Pigliaru, ndr) sono ferite per l'identità dei sardi. E questa situazione vale anche di più nelle piccole scuole, che magari soffrono per la dispersione scolastica".
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