Eletto in Consiglio regionale con oltre 10 mila preferenze, ancora non convalidate a causa del caos creatosi nello scrutinio delle sezioni del Nord Sardegna, il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, ha annunciato oggi che non lascerà la poltrona di Palazzo Ducale.

A margine di una conferenza dei capigruppo, il primo cittadino ha spiegato di non avere "nessuna intenzione" di dimettersi e quindi di "lasciare la città senza governo in un momento particolare come questo, in cui vi sono dei provvedimenti importanti da portare a termine come il bilancio di previsione". Questo non significa che non ci saranno elezioni alla prima data utile per le amministrative - il 25 maggio con l'election day abbinato alle Europee - ma invece di dimettersi e aprire la strada alla nomina di un commissario straordinario da parte della Giunta regionale, Ganau preferisce prendersi tutto il tempo che ha a disposizione in base alla legge per poi optare tra Palazzo Ducale e il seggio in via Roma.

Scontato l'ingresso in Consiglio regionale e senza le dimissioni anticipate, la guida dell'amministrazione di Sassari passerebbe al vice sindaco. La normativa attuale prevede che Ganau, una volta proclamato eletto, dovrà scegliere tra il suo posto di sindaco e quello di consigliere regionale, visto che i due incarichi sono incompatibili. Con la prossima istituzione della Giunta per le elezioni del Consiglio, l'organismo dovrà contestare l'incompatibilità a Ganau che avrà a quel punto 90 giorni di tempo per decidere. Effettuata la scelta, ci sarà un passaggio prima nell'Assemblea regionale e poi in quella comunale. Nel frattempo è già partito il toto-sindaco. Tra i nomi che circolano in questi giorni ci sono diversi esponenti dell'attuale Giunta di Sassari, tra i quali l'assessore del bilancio Nicola Sanna. Ed è anche spuntato il nome dell'ex presidente del Consiglio regionale, Giacomo Spissu.
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