Anche a notevole distanza si potevano sentire le urla e il rimbombo di oggetti metallici battuti contro le sbarre alle finestre. E' la forma di protesta scelta dai detenuti del carcere di Massama. Sono stati un centinaio quelli che hanno contestato in maniera così rumorosa l'amministrazione penitenziaria. A motivare l'iniziativa, secondo quanto riportato dal sito internet del quotidiano La Stampa, che ha pubblicato il video, sarebbe il tentativo da parte dei detenuti, di dare forza alla richiesta di essere avvicinati a casa. Mafiosi e camorristi, sottoposti a regime di Alta sorveglianza, sono arrivati a Oristano divisi in più scaglioni, nei mesi scorsi, alimentando più di una polemica. Nulla però che abbia impedito al ministero della Giustizia di proseguire nel suo piano di distribuzione degli ex 41 bis nelle carceri sarde. Ora sembrano essere proprio i detenuti a non aver gradito la sistemazione. Non tanto per la qualità del carcere oristanese, di recente inaugurazione, quanto per la lontananza dalle famiglie. Molti hanno appena terminato il regime del carcere duro e chiedono di poter scontare la pena nelle regioni di origine. Sul tavolo del giudice di sorveglianza ci sono già numerose richieste di trasferimento. Alcuni detenuti avrebbero anche rifiutato il cibo della mensa per dare più risalto alla protesta che si sarebbe ripetuta più volte nei giorni scorsi. La situazione è sotto controllo, ma l'episodio potrebbe rafforzare la richiesta del sindacato di polizia di potenziare l'organico degli agenti, ritenuto inadeguato.

Tutti i particolari nel servizio di Marco Lai - correlato a questo articolo - per il Tg di Videolina.
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