Al momento l'inchiesta è contro ignoti. L'ipotesi è quella di associazione a delinquere. Secondo gli inquirenti ci sarebbero state molte anomalie nella presentazione delle pratiche per l'accesso ai fondi regionali, in tutto circa tre milioni di euro destinati ai privati che volevano costruire un impianto in casa. In alcuni uffici postali qualcuno avrebbe barato, attestando che le domande erano pervenute tutte alla stessa ora e allo stesso minuto: quello a partire dal quale era diventato possibile presentare la domanda.

I dettagli nell'articolo di
Andrea Manunza sull'Unione Sarda in edicola.
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