"Michela Murgia ha detto che io sono lo Schettino della politica? Lei è la Costa Concordia della politica, perché come stazza ci siamo, affonderà di sicuro e poi è solita fare gli inchini agli armatori". Così Ugo Cappellacci, candidato del centrodestra alla presidenza della Sardegna, al programma di Radio2 Un Giorno da Pecora, condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro. "Mi sembra che lei è vicina ad un armatore, il quale è vicino alla sinistra, un armatore di una compagnia che mi pare si chiami Moby. Lei strizza l'occhio alla Moby e la Moby strizza l'occhio alla Murgia", ha spiegato il governatore uscente.

IL TWEET - La replica indiretta da parte di Michela Murgia arriva con un tweet di risposta a un follower che le chiedeva un commento alle parole di Cappellacci: "Ti stupisce? Il suo è un mondo di pensieri un tanto al kilo. Per fortuna per #SAR2014 (l'hashtag per le elezioni regionali ndr) abbiamo altri traguardi". In serata poi, con un altro tweet, Cappellacci non si è mostrato per niente pentito: "Murgia mi paragona ad un assassino e poi si offende perché la accosto alla nave per il suo inchino agli armatori? Mi faccia il piacere!". Poi, ospite di Otto e mezzo su La7 ha aggiunto: "La mia battuta sulla Murgia l'ho fatta durante un programma satirico, quindi va contestualizzata. La Murgia precedentemente mi ha dato dello Schettino".

LAI (PD) DIFENDE MURGIA - "Battute sessiste e sgradevoli sulla Murgia. Cappellacci emula il peggior Berlusconi. Finite le bugie rimangono solo gli insulti". Così il segretario del Pd sardo, Silvio Lai, su Twitter. "Durante la trasmissione 'Un giorno da pecora' il presidente Cappellacci non ha fatto alcun riferimento sessista. E' sufficiente riascoltare la trasmissione per comprendere che non c'è una sola parola avvicinabile a tale concetto". Così Alessandro Serra, portavoce del presidente uscente replica a Lai. "Nel rispondere ad una domanda sulla candidata Murgia, che tempo addietro lo ha paragonato a Schettino", Cappellacci "ha dichiarato che allora la scrittrice è la 'Costa concordia', che fa l'inchino agli armatori. Il riferimento, come evidenziato dallo stesso Cappellacci nel corso della trasmissione - spiega Serra - è all'atteggiamento troppo ossequioso della scrittrice verso le compagnie di navigazione". Sulla stessa linea il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Pietro Pittalis. "La battuta del presidente Cappellacci non ha nulla a che vedere con il sessismo e solo la mala fede del segretario del partito democratico può indurre a formulare una simile accusa - ribadisce l'esponente della maggioranza - Gli unici sessisti sono capibastone del partito democratico che, con la complicità delle segreterie romane, hanno fatto fuori la Barracciu, scelta con il voto delle primarie, per sostituirla con un uomo".
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