Silvio Berlusconi è arrivato a Cagliari poco prima delle tredici. E' tornato nel capoluogo sardo cinque anni dopo la campagna che si concluse proprio con la vittoria del governatore uscente. E' stato accolto alla Fiera dall'inno d'Italia. Si è scusato per il ritardo, dipeso dalla pioggia caduta su Roma, e con una battuta ha subito lanciato il suo sostegno a Cappellacci. "Chiamatelo Franco", ha detto. Il riferimento ironico è stato all'obiettivo della zona franca, parte integrante del programma del centrodestra. In platea c'è anche Giovanni Toti, uno dei suoi principali consiglieri e tra i possibili nuovi leader del partito appena rifondato.

L'INTERVENTO DI CAPPELLACCI - "Oggi per me è un giorno speciale. Il pensiero non può che andare a 5 anni fa. Ho lo stesso carico di emozione di allora. Il sentimento nasce dal fatto che siamo arrivati a un bilancio importante. Sono vent'anni che gli italiani riconoscono in noi i valori della famiglia e dell'impresa. Questo perché abbiamo avuto un leader straordinario come Silvio Berlusconi". Il presidente ha poi citato alcune frasi tratte dal romanzo di Grazia Deledda "Canne al vento". Il passo è stato utilizzato come metafora delle battaglie politiche e giudiziarie che, come il vento, avrebbero cercato di piegare il Cavaliere. L'immagine della burrasca è stata poi utilizzata per descrivere le difficoltà dell'Isola di fronte a uno "stato patrigno" che limita lo sviluppo. Il riferimento è stato in particolare all'insufficienza delle infrastrutture, resa più grave dalla crisi economica mondiale. "Il modello di sviluppo industriale è ormai inadeguato", ha sottolineato.

ENERGIA - "Le imprese scappano gestite da multinazionali che delocalizzano. Abbiamo un progetto straordinario: in ogni Comune puntiamo su fonti alternative con risparmi che possano dimezzare le bollette delle famiglie. Lo stiamo facendo in 66 Comuni, ma a regime il piano si estende a tutti con un miliardo e mezzo di investimento e 8.000 posti di lavoro". Lo ha detto Ugo Cappellacci, candidato presidente per il centrodestra alle prossime regionali, alla convention di questa mattina alla Fiera. "L'energia - ha chiarito - è fondamentale, ma abbiamo pensato alle imprese che esistono e a quelle future. Creando il fondo di garanzia più grande d'Europa. E avviano il microcredito più grande d'Italia".

L'EUROPA E I SUOI PALETTI - L'altro limite sarebbe poi rappresentato "dall'Europa delle lobby, delle banche e dei poteri forti. "Noi nel 2010 - ha detto - siamo stati vittima di un cartello di armatori che ha aumentato il prezzo dei traghetti. L'Antitrust ci ha dato ragione, ha comminato sanzioni per 9 milioni e noi abbiamo messo in piedi una flotta sarda per rispondere a un'esigenza della nostra Isola. Nel momento in cui le nostre navi sono partite, all'improvviso le compagnie hanno riscoperto gli sconti e il mercato è tornato libero. Dopo questo noi siamo stati sanzionati da un burocrate europeo che ci ha punito accusandoci di non aver rispettato le norme. Ci processano per aver tentato di proteggere la nostra economia".

LA VIABILITA' - Dai trasporti è passato a un'altra emergenza, quella della viabilità. Al centro del discorso la Sassari-Olbia. "Non c'era una risorsa quando sono arrivato alla Regione, non c'era un progetto. Mi sono contrapposto ai tuoi ministri - ha detto, rivolgendosi a Berlusconi - ma grazie al tuo supporto la Sassari-Olbia ora è una realtà. Abbiamo trovato le risorse e per realizzare l'opera abbiamo superato le burocrazie. I cantieri ora sono aperti. La strada sta crescendo".

LA CONTINUITA' TERRITORIALE - "In due mesi, in una stagione orribile, le statistiche dicono che c'è stato un incremento di passeggeri del 9%". Cappellacci ha quindi affrontato il problema dell'energia. "Abbiamo già avviato un piano di azione per l'energia sostenibile". A proposito delle piccole e medie imprese ha precisato: "Abbiamo lavorato sul credito così da consentire l'accesso a chi vuole affacciarsi sul mercato, aprendo un fondo di garanzia che è il più grande d'Europa. Già oggi migliaia di imprese ne hanno usufruito".

I COSTI DELLA POLITICA - Il governatore ha fatto anche riferimento alla politica dei tagli. "Siamo l'unica regione che ha abbattuto del 70% l'Irap e i costi della politica, riducendo il numero dei consiglieri, abolendo i fondi ai gruppi, le auto blu, io personalmente ho rinunciato all'indennità di presidente".

LA ZONA FRANCA - A discorso inoltrato ha poi affrontato l'argomento con cui Berlusconi aveva introdotto il suo saluto alla platea. "La Sardegna - ha detto il governatore uscente - deve diventare la Zona franca integrale d'Europa". In conclusione un appello: "Non serve il voto di protesta e l'astensione. Serve un voto di proposta. Ricordo le parole di Papa Francesco 'un buon cattolico si mischia in politica'. La coalizione che mi sostiene ama la propria terra e il proprio popolo".

BERLUSCONI - Il leader di Forza Italia ha poi ripreso la parola e dopo aver ripetuto la battuta con cui aveva iniziato l'intervento di saluto ("Ugo devi cambiare nome, fatti chiamare Franco"), ha parlato della situazione politica dell'Italia e della mancata attuazione delle riforme. Prima su tutte quella cha aspirava al bipolarismo. "I piccoli partiti agiscono sempre per interessi particolari che coincidono con quelli dei loro piccoli leader. Non abbiamo potuto fare le riforme che ci avrebbero consentito di avvicinarci al livello di sviluppo delle democrazie moderne. La macchina dello Stato è ancora pletorica, inefficiente e oppressiva. Impedisce il libero svilupparsi delle imprese e ci costa di più di quanto non costi agli altri cittadini europei". "La riforma più urgente - ha detto - è quella della giustizia". Il Cavaliere ha poi parlato del voto e coinvolge i giovani affinché siano sentinelle. "Dobbiamo avere schiere di giovani che e contattare gli elettori tra gli indecisi con la catena di Sant’Antonio oppure sul porta a porta".

Il presidente di Forza Italia, poi, parla della Sardegna: "Avremo difficoltà a competere in settori come il manifatturiero e nell'estrazione, perché sul mercato arrivano prodotti da altri Paesi con prezzi più bassi. Ebbene la Sardegna deve esaltare il suo ruolo di perla del Mediterraneo puntando sul turismo e sull'agroalimentare". Si chiude così, con l'unico riferimento all'Isola, l'intervento di Silvio Berlusconi alla convention elettorale di Ugo Cappellacci. Secondo il Cavaliere, in Sardegna occorre "costruire campi da golf per l'inverno, centri benessere e saloni per accogliere congressi delle varie aziende europee. Bisogna anche trovare imprenditori coraggiosi - ha aggiunto - che facciano questo con il supporto della Regione e con meno burocrazia". Infine un suggerimento a Cappellacci e al centrodestra: "serve la promozione dell'Isola in Europa e nei Paesi dell'Est, bisogna aprire una sede in Russia e creare offerte speciali per tutti i mesi dell'anno, perché la Sardegna è più bella nei mesi invernali".

I RAPPRESENTANTI DI FI - Prima dell'arrivo di Berlusconi, che era previsto per le 10 e 30, sono saliti sul palco i parlamentari sardi di Forza Italia, Salvatore Cicu ed Emilio Floris. Il saluto al pubblico è stato rivolto dal coordinatore regionale Settimo Nizzi. Sono anche intervenuti il capogruppo in Consiglio regionale Pietro Pittalis e gli uomini che rappresentano il partito nell'Isola, Mariano Delogu, Carmelo Porcu, Piergiorgio Massidda, Fedele Sanciu e Piero Testoni.
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