Gli stranieri iscritti alle anagrafi comunali dell'isola sono 35.610: più della metà (il 57,1%) sono donne. La comunità più numerosa è quella romena con quasi diecimila residenti, seguita dalla marocchina (4.690), dalla storica senegalese (3.052), dalla cinese (3.048) e dall'ucraina (2.054). I due poli principali dell'immigrazione sono le province di Cagliari e di Olbia-Tempio: assorbono assieme quasi il 60% dell'intera popolazione straniera residente in Sardegna. Nel cagliaritano gli stranieri sono 11.824 mentre fra Gallura e Logudoro si arriva a quota 8.647. In Ogliastra, invece, sono 839. Sono alcuni dei dati presentati nel rapporto Immigrazione 2013 di Caritas e Migrantes. Gli occupati nati all'estero sono 26.811: uno su quattro proviene dalla Romania e uno su 10 dalla Germania. Oltre 6.000 i titolari d'impresa individuale nati in paesi extra Unione europea. La quota degli alunni con cittadinanza non italiana è pari a 5.010 studenti: un numero che rappresenta lo 0,6% del totale nazionale. Si tratta di una presenza concentrata soprattutto nella scuola primaria. La distribuzione regionale conferma un dato ormai storico che vede il 61,8% degli immigrati nel Nord, il 24,2% nel Centro e il 14% nel Sud e nelle Isole. La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di presenze (23,4%), seguita dal Veneto (11,1%), dall'Emilia Romagna (11,1%) e dal Lazio (10,9%). All'inizio 2013 risiedevano in Italia 59.685.227 persone, di cui 4.387.721 (7,4%) di cittadinanza straniera. La popolazione straniera residente in Italia e aumentata di oltre 334 mila unità (+8,2% rispetto all'anno precedente).
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