Gli scienziati sono soprattutto quelli che con le loro invenzioni fra la fine del 1700 e l'800 hanno condotto l'Europa verso una seconda rivoluzione industriale. Dalla pila di Volta al campo magnetico rotante di Galileo Ferraris, passando per i motori elettrici di Froment e soprattutto gli apparecchi del pisano Antonio Pacinotti che proprio in Sardegna durante il periodo di docenza all'università di Cagliari ha perfezionato la prima dinamo. Carlo de Rubeis, pensionato cagliaritano, da oltre trent'anni fa rivivere quei prototipi ricostruendoli fedelmente. Partendo dallo studio meticoloso di testi, di documenti d'epoca ed utilizzando rigorosamente tecniche e materiali del tempo ha riprodotto più di 200 macchine elettrotecniche, molte delle quali uniche al mondo. Più che di un hobby, si tratta di una vera e propria missione con l'obiettivo di non far scomparire la memoria di quella fase storica pioneristica.

Un tesoro recentemente esposto nella vetrina virtuale del sito internet Percorsielettrici.it che però resta fisicamente confinato negli spazi di un'abitazione privata. In passato, tramite l'università, si è cercato invano di creare un'esposizione permanente. De Rubeis però non perde la speranza.
© Riproduzione riservata