"La Sardegna non vuole e non può essere destinataria di tutti i carichi indesiderati dello Stato centrale - ribadisce il governatore - Al contrario, per il pregio del suo paesaggio, del suo ambiente e delle sue tradizioni merita un'attenzione di segno opposto. Il transito delle armi chimiche nei nostri porti avrebbe anche causato un danno all'immagine di una terra che vuole rialzarsi dalle macerie della crisi puntando sulle sue eccellenze turistiche ed agroalimentari - argomenta Cappellacci - É da sottolineare come questo risultato sia figlio di una ribellione della popolazione e di tutte le istituzioni al di là delle fazioni politiche e dei campanili. Uniti - conclude - siamo più forti".
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