Come previsto, a fine anno sono arrivate le lettere di licenziamento per i quaranta dipendenti sardi della società romana "Mambrini Costruzioni" e della Ati "Villasanta" (di cui è capofila la stessa Mambrini) che fino alla primavera del 2012 hanno lavorato nei due cantieri di ammodernamento della statale 131, fra Sanluri e Serrenti e fra Serrenti e Nuraminis.

Sospesi i lavori per controversie di carattere economico fra l'appaltante Anas e le imprese costruttrice, i due cantieri sono rimasti abbandonati, con gravi disagi per gli automobilisti che devono affrontare da oltre un anno e mezzo, nei nove chilometri fra Serrenti e il bivio di Villasanta-Sanluri, percorsi alternativi su corsia unica per ciascun senso di marcia nelle bretelle parallele.

Il cantiere abbandonato è diventato in tutto questo tempo una sorta di pietra dello scandalo per la pesante situazione venutasi a creare nella circolazione stradale in quel tratto di 131 senza che venisse trovato rimedio.

Nei mesi scorsi l'Anas ha revocato l'appalto alle due imprese appaltatrici, che si sono trovate costrette a licenziare i dipendenti impiegati per i lavori sulla "Carlo Felice". Un primo provvedimento di licenziamento era stato notificato a settembre, poi le segreterie nazionali e territoriali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, riuscirono a strappare alla "Mambrini Costruzioni" tre mesi di proroga, con termine l'1 gennaio 2014.

Si sperava in soluzioni di rimedio, invece fra Anas e Mambrini lo scontro si è fatto addirittura più duro, con il ricorso di entrambe le parti alle vie legali. Questa mattina, come temuto, sono state consegnate ai quaranta dipendenti (38 operai e due impiegati) le lettere di cessazione definitiva del rapporto di lavoro.
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