Francesca Barracciu coglie l'occasione degli auguri di natale per ribadire la sua candidatura alla presidenza della Regione per il centrosinistra. Una proclamazione contenuta in una lettera inviata alla redazione in cui Barracciu lega a doppio filo gli auguri natalizi all'impegno per "quanti hanno a cuore le sorti della Sardegna". Insomma, in attesa che arrivino segnali dalla neo eletta segreteria nazionale del Pd, Francesca Barracciu mette in chiaro le cose e a coloro che da tempo le chiedono un passo indietro lei risponde con "un passo avanti".

ILTESTO INTEGRALE DELLA LETTERA

Un passo in avanti per il nostro riscatto. Bona Paschighedda a tottus..

"Un Natale di valori e semplicità con l'auspicio di riconquistare serenità e fiducia. Verso il prossimo e soprattutto nel futuro. Mai come in queste ore le frasi augurali travalicano il rito e le consuetudini e si trasformano in un impegno nuovo e sincero per quanti hanno a cuore le sorti della Sardegna. Per la politica - tutta - significano ritrovare le ragioni della partecipazione, della solidarietà, della passione.Per i politici - tutti - vogliono dire assunzione di responsabilità. Piena e totale. La stessa che assumo davanti a tutti i sardi come candidata del centrosinistra per la guida della nostra Regione.

Responsabilità per offrire risposte efficaci ai troppi drammi che sconquassano i nostri paesi e le nostre città e che preoccupano le nostre famiglie e la nostra comunità. Responsabilità dinanzi alle troppe questioni insolute che aggravano la nostra condizione economica e sociale, al cospetto di una crisi globale che in Sardegna ha però mostrato il suo volto peggiore. Quello della mancanza del lavoro e dell'assenza di prospettive che hanno trasformato le difficoltà dei singoli in una sfiducia collettiva che ingessa il sistema produttivo e appesantisce le reti di tenuta sociale. Difficoltà e disagi che nessuno di noi può pensare di superare in solitudine facendo ricorso solo alle proprie forze o alle proprie risorse. E' evidente quanto le difficoltà e le penalizzazioni che affrontiamo siano gravi e complesse e come possano superarsi soltanto insieme e con una grande unità di popolo. La stessa che i sardi hanno dimostrato davanti ad una delle più grandi tragedie dei tempi nostri. Lo spirito di fratellanza e di solidarietà che ci ha accompagnato nei giorni dell'alluvione che ha colpito il nuorese, la Gallura e il Campidano, sono i valori che ciascuno di noi sente nel profondo dell'animo e che, sono certa, rappresentano non soltanto il pensiero più sincero e dolce che ci attraverserà per dare un senso ancor più profondo al nostro Natale dei valori autentici, ma sono soprattutto la nostra forza e il nostro orgoglio. Sono i pilastri su cui poggiare i nostri progetti, i nostri sogni e le nostre speranze. In una parola il nostro riscatto.

Per queste ragioni, nei giorni in cui prevale la politica del gambero (quella che domanda i passi indietro) affermo che tutti, invece, siamo obbligati a fare un passo in avanti.

Un passo in avanti deve farlo la politica evitando di attardarsi negli antichi rancori, tra i vecchi steccati, nella ricerca di improbabili vendette o anacronistici privilegi, per ritrovare la proposta, il progetto condiviso, la soluzione alle emergenze ma soprattutto la strada del domani e una visione di insieme che dia prospettiva ad ogni azione di governo..

Un passo in avanti deve farlo la Sardegna intera, con i suoi imprenditori, i suoi lavoratori, con le organizzazioni delle imprese e i sindacati, per fare occupazione, produzioni, "lavoro buono" e restituire la dignità a chi oggi il lavoro non ha più, lo cerca o ha persino smesso di cercarlo.

Un lavoro di squadra, così lo chiamano in molti, ma io dico: un'impresa da sardi. Autentici e orgogliosi. Interpreti della nostra identità di popolo mai arreso.

Per questo affermo che per riprenderci il nostro futuro, i nostri diritti e la nostra speranza, io ci sono e ci sarò, come sempre ho fatto nella vita da privata cittadina, da militante di partito e da politica sarda. Ci sono e ci sarò con i miei difetti, con il mio essere donna impegnata in politica, con i limiti che sono propri degli uomini e delle donne del nostro mondo ma soprattutto c'ero, ci sono e ci sarò con la mia onestà, con la mia coscienza libera, con la mia determinazione ed il mio amore per la Sardegna."

Bona Paschighedda a tottus,

Francesca Barracciu
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