I chioschetti del Poetto si salvano in extremis (era prevista la rimozione entro il 31 dicembre) e continuano a stare in piedi. Saranno smontati e rimontati nella definitiva posizione, a ridosso della strada, man mano che andrà avanti il cantiere del nuovo lungomare. Gli operatori lo hanno appreso dal Comune oggi nel corso di una serie di incontri di presentazione del nuovo Piano di utilizzo dei litorali.

La chiave di tutto è proprio il Pul: il documento sarà portato in aula prima di Natale. E conterrà una norma transitoria che consentirà ai baretti, vista la imminente pedonalizzazione della zona, di continuare a rimanere dove sono. Non solo: il Pul prevederà anche l'allungamento della concessione demaniale sino al 2020.

"Siamo arrivati- spiega l'assessore comunale all'Urbanistica Paolo Frau- a un importante traguardo: abbiamo riscontrato un clima sereno e di grande collaborazione". Il rinnovo delle concessioni consentirà agli stessi operatori, che comunque saranno costretti a nuove spese quando si tratterà di spostare e riadattare i manufatti alla nuova sistemazione, anche di potersi rivolgere alle banche per eventuali prestiti.

Una vicenda, quella dei chioschetti al Poetto, che salvo colpi di scena dovrebbe considerarsi definitivamente chiusa. Il passaggio fondamentale è arrivato a fine agosto con la variante urbanistica che prevede lo spostamento dei manufatti dalla supertutelata zona H all'area demaniale più vicina alla strada. Soltanto le verande andranno nella zona H, ma non essendo considerate volumetrie, non incapperanno in nessun divieto. La nuova collocazione dei baretti va a braccetto con i lavori del lungomare che inizieranno con il nuovo anno: il primo tratto, secondo l'ultimo cronoprogramma, potrebbe essere pronto già dalla prossima estate. L'assessore ha anche annunciato che sono iniziati i lavori di ristrutturazione del villino recentemente ceduto dalla Provincia ad imprenditori privati: da tempo in disuso, verrà riconvertito in albergo.
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