"Con la legge approvata dal Consiglio, contenente l'emendamento presentato per raddoppiare da 5 a 10 milioni i fondi stanziati dall'esecutivo, si concretizza l'impegno per reperire ulteriori risorse per fronteggiare l'emergenza alluvione". Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in seguito all'approvazione all'unanimità della legge per l'emergenza alluvione. "Mentre lo Stato nicchia sugli impegni assunti riguardo alle risorse all'indomani della tragedia - ha evidenziato Cappellacci - la Regione rinforza il suo contributo per affrontare nell'immediato l'emergenza. Resta il forte rammarico - prosegue il presidente - per la dichiarata inammissibilità di due emendamenti importanti: il primo è quello relativo alle disposizioni per rendere pienamente operativa la Protezione Civile, con il centro funzionale, sul quale la Giunta già a settembre aveva deliberato, e i distaccamenti territoriali; il secondo era finalizzato a eliminare radicalmente la possibilità di concedere l'abitabilità per gli scantinati. Sono stati cassati - ha concluso Cappellacci - per un puro e semplice formalismo terminologico, che non ha alcun senso dinanzi a questioni sostanziali di primaria importanza. Presenterò immediatamente un disegno di legge che riprende tutti questi temi e, se non dovesse essere approvato, rassegnerò le dimissioni, determinando così lo scioglimento del Consiglio e la fine anticipata della Legislatura".

LA REAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - Il presidente del consiglio regionale della Sardegna Claudia Lombardo si è detta "amareggiata e indignata per l'operazione di speculazione politica". Lombardo ha aggiunto: "Purtroppo, non è la prima volta che il presidente Cappellacci propone norme pur sapendo che non possono trovare accoglimento per le modalità seguite. Ma questo non sorprende, visto che è palese l'esclusivo interesse del presidente della Giunta per i roboanti annunci e per gli strumentali scontri istituzionali, piuttosto che per il raggiungimento del risultato. Infatti, se questo fosse stato il reale interesse del presidente Cappellacci avrebbe evitato quanto accaduto, seguendo l'indicazione data dalla sottoscritta nella conferenza di capigruppo di questa mattina, ovvero di predisporre un disegno di legge organico da sottoporre immediatamente al parere del Consiglio delle autonome locali (indicazione che non è un puro formalismo ma un obbligo di legge oltre che un dovere di correttezza istituzionale) per andare poi in Aula entro martedì prossimo". "Credo - sottolinea la numero uno dell'Assemblea sarda - che il presidente della Giunta faccia bene a dimettersi, senza alcun indugio, per aver atteso un tragico evento come quello dei giorni scorsi per portare all'attenzione del Consiglio un provvedimento a cui tiene tanto a parole, ma del quale non si è avuta traccia nei cinque anni del suo mandato".

LA REPLICA DEL GOVERNATORE - "La presentazione di un disegno di legge con gli stessi contenuti degli emendamenti dichiarati inammissibili nella seduta odierna, eliminerebbe ogni ipotetico problema di carattere formale. Non si comprende pertanto il motivo delle dichiarazioni dell'on. Lombardo che, nella sua veste di presidente super partes, dovrebbe attenersi a tali valutazioni e astenersi da affermazioni faziose, che denotano un atteggiamento prevenuto". Così Alessandro Serra, portavoce del governatore Cappellacci, replica alla presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo. "L'auspicio è che la presidente del Consiglio recuperi una doverosa serenità di giudizio e che eserciti puntigliosità e rigore in altri casi sui quali sicuramente i sardi si aspettano la massima intransigenza", conclude Serra.

ACCELERAZIONE - Potrebbe arrivare domani pomeriggio nell'Aula del Consiglio regionale (anche se resta in piedi l'ipotesi di una convocazione per venerdì mattina) il disegno di legge della Giunta che modifica l'assetto della Protezione civile, istituendo il Centro regionale funzionale e gli uffici territoriali. Nel provvedimento dovrebbe trovare spazio anche la cancellazione dal Piano Casa vigente della possibilità di dare l'abitabilità ai seminterrati. Tre questioni sulle quali, ieri, il governatore Ugo Cappellacci aveva minacciato le dimissioni in caso di mancata approvazione da parte dell'Assemblea.

MAGGIORANZA - Intanto salta il vertice di maggioranza sulla Finanziaria, previsto per questa sera a Villa Devoto. Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, è stato trattenuto a Roma e quindi non sarà di rientro a Cagliari per le 18:45, orario nel quale si sarebbe dovuto tenere il faccia a faccia tra gli alleati del centrodestra sulla manovra 2014.
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