Lo ha detto il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli nel corso di un'audizione alla Commissione Ambiente della Camera facendo il punto sull'alluvione in Sardegna. "Troppo spesso - ha aggiunto - ci troviamo qui a dirci purtroppo le stesse cose".

Gabrielli ha ricordato che con l'alluvione in Sardegna si sono riproposte questioni che "purtroppo troviamo spesso in giro per l'Italia" per "lo stato in cui si trova quel territorio" e per come "è stato governato e violato". Certo è che dal punto di vista di protezione civile è "criminale" dare l'abitabilità dei seminterrati in zone soggette a esondazione: "ho visto aree con arginature che vanno a contenere fiumi e torrenti che poi sono saltate - dice Gabrielli - si era recuperato terreno e la natura se l'è ripreso, con gli interessi".

Il sistema d'allerta "ha funzionato" ed ha messo in evidenza "un deficit di pianificazione" senza la quale non è possibile evitare tragedie. Gabrielli in audizione alla Camera ha anche ricordato che nel bollettino di "criticità elevata" emesso dal Dipartimento e relativo alla Sardegna erano previsti possibili danni e possibili vittime. "Il sistema di allerta - ha aggiunto - ha un senso se c'è una pianificazione e una corretta informazione ai cittadini".

Una volta terminata l'audizione, Gabrielli è salito in elicottero per volare verso la Sardegna, dove ha partecipato all'incontro convocato dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, con i sindaci dei 60 Comuni colpiti dall'alluvione per fare il punto della situazione a poco più di una settimana dal disastro che ha colpito l'isola.
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