E' stata emessa la prima ordinanza del commissario delegato all'emergenza alluvione in Sardegna, il capo della Protezione civile Giorgio Cicalò. Prevede, tra le altre disposizioni, contributi mensili alle famiglie (200 euro a persona), l'attività di ricognizione dei fabbisogni del patrimonio pubblico e privato, delle attività economiche e produttive.

Secondo l'ordinanza, commissario delegato, centri di coordinamento soccorso e sindaci, per l'espletamento delle attività, sono autorizzati all'acquisizione di beni e servizi necessari, all'occupazione e requisizione di beni mobili e immobili, alla movimentazione di mezzi e materiali, alla stipula di convenzioni per trovare alloggio in strutture pubbliche e private (anche alberghiere). Il commissario si avvale, inoltre, delle strutture organizzative e del personale della Regione, degli enti e agenzie regionali, nonché della collaborazione delle amministrazioni dello Stato e degli enti locali, e predispone (nel limite delle risorse finanziarie indicate nel documento), entro venti giorni dall'emanazione dell'ordinanza, un piano che contenga interventi urgenti di soccorso e di assistenza (con descrizione tecnica, durata e spesa di ciascun intervento). Il piano potrà essere successivamente rimodulato e integrato (nei limiti delle risorse). Il commissario, infine, provvede all'individuazione di appositi siti di stoccaggio temporaneo per fanghi, detriti e materiali vari. Cicalò, con la collaborazione dei sindaci, è autorizzato ad assegnare alle famiglie, la cui abitazione principale e abituale sia stata distrutta del tutto o in parte (o comunque sgomberata) un contributo di 600 euro mensili, e, comunque, nel limite di 200 euro per ogni componente del nucleo familiare; se il nucleo familiare è composto da una persona, il contributo è di 300 euro. Qualora in famiglia siano presenti persone portatrici di handicap, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili. Nell'ordinanza è decretato la nomina del commissario delegato (art. 5) quale soggetto responsabile del coordinamento dell'attività di ricognizione dei fabbisogni relativi al patrimonio pubblico e privato, delle attività economiche e produttive, le modalità di attuazione della ricognizione del patrimonio pubblico (art. 6) e privato (art. 7), le attività economiche e produttive (art. 8) e le procedure (art. 9) per la ricognizione, infine la copertura finanziaria (art. 11) totale (20 milioni di euro).
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