Gabrielli aveva detto "basta alle accuse generalizzate", parlando, fra l'altro, di "un consigliere regionale che ci ha accusato di taroccare le cartine degli avvisi: questo signore riferirà quel che ha detto alla magistratura".

"Al prefetto Gabrielli correrebbe l'obbligo di spiegare - dice Maninchedda - perché l'avviso meteo diramato dalla Protezione Civile parla di rischio elevato e invece la nuova cartina del giorno 18 individua un'area specifica a rischio molto elevato". Il consigliere sardo ha quindi concluso di essere abituato "allo Stato italiano che quando non ha argomenti minaccia querele e denunce. Sono meno abituato a Prefetti che appena arrivati in Sardegna scaricano le responsabilità sui sindaci e sulle sagre, poi correggono il tiro, ma se criticati minacciano denunce".

IL PRIMO BOTTA E RISPOSTA - "Tutto è perfettibile e può essere migliorato, nonostante alcuni soggetti farneticanti parlano di carte taroccate, ma i dati stanno lì: noi il comunicato alla Sardegna lo abbiamo mandato alle 14,12 di domenica. Un consigliere regionale - aveva aggiunto il capo della Protezione Civile - ci ha accusato di taroccare le cartine degli avvisi: questo signore riferirà quel che ha detto alla magistratura, a casa mia si chiama calunnia. Dimostreremo che non solo non sa leggere le cartine e confonde bollettini con avvisi, e questo lo dice lunga sulla profonda ignoranza e sulla sicumera con cui si parla". Il riferimento era alla dichiarazione di Paolo Maninchedda, riportata da Ivan Paone su L'Unione Sarda.
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