"Per l'Ilva di Taranto è pronto il quarto decreto legge, per l'Alcoa del Sulcis nemmeno una parola. Il governo continua la politica di due pesi e due misure: mobilitazione e provvedimenti per Taranto, silenzi e complicità per la chiusura dell'Alcoa di Portovesme. Tutto questo è inaccettabile. Mi opporrò a qualsiasi provvedimento per l'Ilva se, nello stesso atto, non sarà previsto anche l'intervento commissariale dello Stato per l'immediata ripresa produttiva dello stabilimento di alluminio primario sardo". Lo ha detto il deputato Mauro Pili (Pdl) annunciando per domani la presentazione di un provvedimento legislativo che prevede il commissariamento straordinario dell'Alcoa e la sua immediata ripresa produttiva. "A Dicembre scadranno gli ammortizzatori sociali e per la ripresa si continua a perder tempo - ha aggiunto - il governo deve intervenire subito col commissariamento di uno stabilimento di interesse strategico nazionale come quello dell'Alcoa. Si scelga la motivazione, per il Sulcis ce ne sono a decine, da quello ambientale al rischio sociale, all'interesse strategico dell'alluminio. Dalla Parmalat all'Ilva lo Stato ha agito con commissariamenti straordinari per salvare imprese strategiche. L'alluminio primario è fondamentale per il nostro paese". "Il decreto legge, in attuazione delle norme di carattere generale, deve prevedere la deliberazione del commissariamento di Alcoa da parte del Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio. Il testo del decreto - ha concluso Pili - deve far riferimento ad Alcoa in quanto stabilimento per il quale interviene una dichiarazione di strategico interesse nazionale. Il decreto deve prevedere anche l'imposizione dell'onere del servizio pubblico energetico per le regioni insulari, a partire dalla Sardegna". Il commissariamento dovrebbe durare tre anni, rinnovabili, sino alla vendita dello stabilimento a un soggetto che offra garanzie produttive e di investimento.
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