Da ieri sera Mirko Morlè, di 24 anni, di Golfo Aranci, su disposizione del gip di Tempio, si trova in carcere per l'incendio che ha danneggiato la vasta area.

L'attività degli inquirenti, però, continua - ha confermato in una conferenza stampa il comandante dell'Ispettorato forestale di Tempio, Giancarlo Muntoni - "siamo alla ricerca di ulteriori responsabili che hanno armato la mano del giovane che è l'autore materiale del reato ma siamo sicuri che una persona ha approfittato delle sue debolezze. L'arrestato mostra infatti alcuni problemi ma è comunque capace di intendere e volere".

Secondo gli inquirenti si tratterebbe di un "reato reiterato", in quanto Morlè avrebbe appiccato almeno altri due incendi, nel 2011 e nel 2012, in quel caso spenti immediatamente.

L'attività investigativa ha portato gli agenti a raccogliere una "serie di riscontri ambientali e telefonici" che hanno portato ieri il gip Marco Contu ad emettere l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane che in paese viene descritto come "un bravo ragazzo, con qualche problema psicologico".

Morlè, al telefono con amici, in alcune occasioni, si sarebbe vantato di essere colui che ha appiccato le fiamme del 24 giugno, da qui il proseguo delle indagini che "hanno consentito di consolidare le prove nei suoi confronti", è stato sottolineato nella conferenza stampa alla quale ha preso parte anche il responsabile del Nucleo investigativo regionale del Corpo Forestale, Ugo Calledda.
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