Due passi indietro con semigiravolta: i baretti del Poetto saranno sistemati parallelamente alla strada e non in posizione perpendicolare come ora.

Per le concessioni agli operatori non ci saranno problemi: i chioschetti rimarranno sempre in una porzione di territorio del demanio marittimo e quindi rispetto alla situazione attuale non cambierá nulla.

Dettagli e rassicurazioni sul futuro delle attività commerciali in riva al mare sono stati forniti ieri mattina dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e dall'assessore all'Urbanistica, Paolo Frau, all'indomani dell'approvazione in Aula della variante al Puc che dovrebbe consentire ai baretti di rimanere in piedi tutto l'anno.

Lo smontaggio a fine dicembre (le ultime sedici autorizzazioni rilasciate scadono il giorno di San Silvestro) dovrebbe essere l'ultimo: nel frattempo la collocazione definitiva dei manufatti sarà assicurata dall'approvazione del Piano di utilizzo dei litorali (Pul), e dal contemporaneo avvio dei lavori per il nuovo lungomare. "Tutto sta confluendo in un unico binario - ha detto Zedda - da un lato il Pul e la variante al Puc, dall'altra il progetto del lungomare. Cercheremo, con la collaborazione di tutte le autorità coinvolte, di avviare una fase transitoria per evitare i problemi del passato". Dal Comune arriva anche una mano tesa agli operatori: "Stiamo valutando - ha detto Frau - di occuparci direttamente della sistemazione del plateatico e dei sottoservizi. Ai commercianti rimarrà il compito di occuparsi delle volumetrie". Zedda ha spiegato anche perché la variante al Poetto sia arrivata in pieno agosto e sia stata approvata in tempi velocissimi. "Sappiamo quanto occorre per arrivare al traguardo - ha detto - dal precedente iter per la prima variante: possiamo sfruttare agosto e settembre per pubblicazioni e osservazioni".

GIOVEDI' - Il via libera definitivo è stato dato dal Consiglio comunale di Cagliari - 20 voti favorevoli, 6 contrari e 8 astenuti - che ha approvato la variante al Piano urbanistico comunale che disegna una nuova collocazione per i chioschi del Poetto. Il vantaggio? Le attività dovrebbero, una volta effettuato il trasloco, rimanere aperti per tutto l'anno.

Il principale obiettivo è quello di risolvere i problemi sollevati anche dalle osservazioni della Regione sulla vecchia ipotesi che prevedeva l'istituzione di una zona denominata Ghl, all'interno della più generale zona H. La modifica prevede una riperimetrazione della zona di massima salvaguardia naturalmente insieme alla Capitaneria di porto. "La nuova destinazione rimarrebbe sempre nell'area del demanio marittimo - ha spiegato l'assessore all'Urbanistica, Paolo Frau, anche rispondendo alle critiche dei gestori - ma in spazi considerati, sotto il profilo urbanistico, riservati alla viabilità. Lo spazio dei tavolini, invece, rimarrà in zona H".

C'è anche una novità sui bagni: siccome i chioschetti avranno 30 metri quadri in meno, una delle ipotesi in campo è quella di eliminare i servizi pubblici accanto ai baretti e di utilizzare la volumetria per realizzare nuovi bagni pubblici, al posto di quelli attuali. Il Pdl all'attacco ha sollevato diverse obiezioni, mentre il sindaco Zedda ha assicurato che la modifica è assolutamente compatibile con il nuovo progetto del lungomare
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