In pieno centro storico, nella notte tra sabato e domenica, due sassaresi di 34 anni sono stati colpiti con calci e pugni, mentre gli aggressori urlavano frasi contro gli omosessuali ed i neri.

Un grave episodio che è stato subito stigmatizzato dal sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau. "Un vile atto discriminatorio che deve essere condannato con forza da tutta la comunità cittadina. Sassari non è mai stata una città intollerante, né irrispettosa nei confronti del prossimo - ha detto Ganau - ecco perché è necessario condannare ed isolare chi compie atti di questo tipo".

Il ferito più grave è ancora ricoverato in ospedale con un trauma cranico e facciale, l'altro ha avuto 15 giorni di cure e ieri mattina, appena uscito dall'ospedale, si è presentato dalle forze dell'ordine per presentare la denuncia.

L'aggressione sabato notte, intorno alle 3,30. I due trentaquattrenni, dopo una festa trascorsa a casa di amici, si sono diretti verso piazza d'Italia per una passeggiata prima di fare rientro a casa. Al loro passaggio, un gruppo di giovanissimi ha cominciato a urlare insulti. In piazza Tola, i due amici si sono seduti su una panchina per fumare una sigaretta e continuare a chiacchierare. Poco dopo è scattata la follia del "branco". Prima una cinghiata in faccia, poi calci e pugni mentre era a terra, stordito e in un lago di sangue. Non si è neppure reso conto di quello che accadeva all'amico, colpito più volte con calci e pugni. Gli aggressori si sono fermati e sono scappati via solo quando da uno dei bar che si affacciano su piazza Tola sono uscite due persone richiamate dalle urla disperate delle vittime. E' scattato l'allarme, subito sono arrivate le ambulanze del 118 e le forze dell'ordine. La speranza degli investigatori è che un aiuto per risalire ai responsabili possa giungere dalle telecamere di videosorveglianza recentemente installate dal Comune.
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