Le verifiche fiscali sono state eseguite nei confronti delle società Kapo Terra Kommerciale S.r.l. e Società Agricola Biostore S.s. riconducibili ai principali indagati nell’operazione del Nucleo pt della Guardia di Finanza di Cagliari, denominata “Bio Bluff”.

Il sistema di frode, scoperto nell’ambito delle indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Cagliari, Paolo De Angelis, era di tipo “piramidale” e fondato sulla costituzione in Sardegna, Marche, Emilia-Romagna, Puglia e Veneto di alcune “società fantasma” nel settore dell’intermediazione di prodotti cerealicoli derivanti da agricoltura biologica, con al vertice un’azienda sarda con sede a Capoterra.

La finalità era quella di realizzare, attraverso certificazioni e documenti fiscali falsi emessi nell’ambito della filiera del biologico, un redditizio business illecito, posizionando sul mercato nazionale ed europeo, a prezzi elevatissimi, prodotti venduti come bio, in realtà non biologici.

L’esame della documentazione sequestrata, ha permesso di accertare una turbinosa e fittizia fatturazione a copertura di oltre 100 mila tonnellate di falso prodotto biologico.

Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Cagliari aveva, quindi, eseguito 16 ordinanze di custodia cautelare.

L’approfondimento fiscale dell’attività in frode al mercato del biologico e svolta con due verifiche fiscali nei confronti delle società capofila della truffa ha consentito di scoprire una evasione di 40 milioni di euro ai fini delle Imposte Dirette, 15 milioni ai fini dell’Irap. nonché 1,5 milioni di euro di Iva evasa.
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