Donne protagoniste, dominanti e strateghe del loro destino in grado di capovolgere lo status quo e, casomai, di ristabilirlo. Undici donne leggendarie incuranti delle resistenze culturali, politiche e sociali, e pronte a sfidare il vento contrario. Caratteri fermi e carismi ineguagliabili, in epoche in cui il solo nascere donna veniva considerata una limitazione. Due regnanti, due banditesse, un Nobel della letteratura, un’imprenditrice e un medico, tre artiste, una scrittrice: accomunate tra loro e vezzeggiate da preziose gorgiere.

L'accessorio ornamentale del collo, derivazione dell'abbigliamento aristocratico e simbolo dell’armatura di protezione del collo contro i colpi di spada dei crociati in guerra, assume idealmente la funzione di stelletta meritoria sulla spalla. Incluse nella mostra le cappe in tessuto, grandi mantelle impreziosite da raffinati decori, e gioielli ispirati all’antica tradizione orafa sarda. I visitatori possono scoprire le vicende della prima imprenditrice e fondatrice dello stile italiano nella moda Francesca Sanna Sulis, a cui è intitolato il museo, delle due giudicesse Adelasia di Torres ed Eleonora d’Arborea, della patriota Donna Lucia Delitala Tedde, della sorella dei famosi banditi nuoresi Maria Antonia Serra, del primo medico condotto donna in Italia Adelasia Cocco, della scrittice Grazia Deledda, della cantante Maria Carta e della grande artista contemporanea Maria Lai. Le gorgiere, colli eleganti in tessuto, create dalla Casa Demodè di Ittiri, le creazioni dell’Atelier Sorelle Podda e del laboratorio tessile Fanunza di Muravera sono il filo conduttore di tutto un mondo sardo, di una storia affascinante che ondeggia tra cultura, moda e società. La rassegna sarà inaugurata dal sindaco Marco Fanni e dall'assessoer alla cultura Noemi Manca.L'appuntamento è al museo Sulis, alle 18.
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