Tra i casi più clamorosi c'è quello di un dipendente di Sassari che figurava nell’elenco dei beneficiari degli incentivi nonostante da oltre un anno fosse assente dall’ufficio per malattia: è impossibile dunque che abbia dato il suo contributo all’aggiornamento del Piano paesaggistico.

E' entrato subito nel vivo il processo ai tre funzionari dell’assessorato regionale all’Urbanistica coinvolti nell’inchiesta sui 900 mila euro di fondi stanziati in favore di 164 dipendenti inseriti nei gruppi di lavoro per l’aggiornamento e la revisione del Ppr. Sul banco degli imputati davanti al giudice monocratico Reinoldi sono finiti il dirigente generale Marco Melis, il direttore del servizio pianificazione paesaggistica e urbanistica Giuseppe Biggio e il direttore servizi affari generali e giuridici Maria Ersilia Lai. A quest’ultima - difesa dall’avvocato Guido Manca Bitti - il pm Marco Cocco contesta la tentata truffa aggravata, ai primi due (tutelati da Massimiliano Ravenna e Giuseppe Andreozzi) anche "il concorso in falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico con l’aggravante di aver commesso il fatto per assicurarsi il prodotto o il profitto del reato". Maggiori dettagli nell'articolo di Massimo Ledda su L'Unione Sarda di Oggi.
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