Il Cagliari calcio è pronto a rinvestire sul Sant'Elia. Mentre gli operai smontavano le strutture allestite a Is Arenas, è trapelata la notizia che la società rossoblù ha acquistato delle tribune provvisorie in Spagna. Potranno essere sistemate nello stadio di Cagliari. Intanto anche il Comune ha messo a disposizione cinquecentomila euro per la manutenzione del Sant'Elia. Con i lavori che, previa intesa con il Cagliari, potrebbero terminare anche entro agosto. Lo ha detto il sindaco Massimo Zedda, durante l'illustrazione del Piano triennale delle opere pubbliche soffermandosi sul futuro, anche immediato, dello stadio. Intanto sono stati già messi a disposizione 500 mila euro per i lavori di manutenzione. Al Comune di Quartu è stata invece recapitata una lettera d'addio, in cui si annuncia una richiesta di risarcimento.

I FONDI DEL COMUNE - Potrebbero dare attuazione al "piano d'emergenza" per consentire al Cagliari di ritornare subito dall'esilio di Trieste, stadio indicato ieri alla Lega nella richiesta di iscrizione al campionato 2013-2014. "Lo abbiamo sempre detto - ha spiegato Zedda - e manifestato la nostra disponibilità: c'è un tavolo tecnico aperto con il Cagliari e il Comune che stanno dialogando. Impensabile uno stadio nuovo di zecca, è chiaro. Ma gli interventi di manutenzione sono possibili". Il sindaco ha poi confermato che c'è da parte dell'amministrazione la disponibilità a "ragionare" sui crediti del Comune nei confronti del Cagliari: almeno 2,3 milioni di euro, è stato confermato durante la conferenza stampa di stamattina, per i canoni arretrati. "Bisogna valutare voce per voce e situazione per situazione, ma c'è da parte nostra la possibilità di consentire la rateizzazione ed effettuare transazioni", ha concluso Zedda.

TRIESTE - Intanto anche il Nereo Rocco di Trieste, indicato dal Cagliari come campo principale per le partite della prossima Serie A, non ha l'agibilità. Il Comune di Trieste comunque conta di ottenerla entro agosto, quando nell'impianto dovrebbe giocare l'Udinese. Anche la squadra friulana ha un problema simile ai rossoblù: è senza uno stadio adatto per i preliminari di Europa League. Quindi a Trieste si stanno sostituendo i seggiolini e adeguando le telecamere della videosorveglianza per ottenere il certificato. "Contiamo di avere l'agibilità molto presto", spiega l'assessore allo Sport della giunta Triestina Bruno D'Agostino.

ULTIME NOVITA' SU IS ARENAS - Nella realizzazione dello stadio, secondo gli esperti incaricati dalla Procura, sono stati ignorati i molteplici vincoli a cui è sottoposta la zona. Primi fra tutti quelli relativi al Piano paesaggistico regionale che avrebbe obbligato il Comune di Quartu ad adeguare il piano urbanistico comunale, prima della realizzazione dell'impianto, e nell'attesa avrebbe "congelato" tutta la situazione. E ora l'impianto rischia di essere sequestrato.

L'impianto è stato realizzato senza interpellare la Regione. Ma non solo. Secondo quanto emerso dagli accertamenti, il provvedimento approvato dall'allora funzionario del settore lavori pubblici del Comune, Pierpaolo Gessa - arrestato a novembre per peculato e falso e poi tornato in libertà - sarebbe pieno di vizi. Il funzionario aveva convocato una conferenza dei servizi per affrontare la questione, nel corso della quale i molteplici soggetti interessati avevano vincolato il parere ad alcune prescrizioni.

Gessa avrebbe invece chiuso la conferenza dei servizi senza riconvocare le parti e acquisire i pareri definitivi, cosa che invece avrebbe dovuto fare per legge. Dal punto di vista strettamente urbanistico tra le violazioni riscontrate ci sarebbe quella relativa alla mancanza del piano attuativo Comunale. L'area in cui sorge lo stadio è classificata come G e per la realizzazione di un impianto di quelle dimensioni sarebbe stato necessario il piano attuativo di zona con la previsione di una serie di elementi.

Invece il piano non c'era, come non c'era nemmeno per l'impianto originale, di dimensioni certamente inferiori rispetto a quello che ha ospitato il Cagliari calcio. Adesso bisognerà attendere le eventuali decisioni del Comune, alla luce di quanto riscontrato dai due consulenti, per capire quale sarà il futuro di Is Arenas.

A Quartu gli uffici sono comunque al lavoro per trovare una soluzione e ottenere l'agibilità dell'impianto, su cui a questo punto pende però la possibilità di un sequestro da parte della magistratura.

DI NUOVO A TRIESTE - Dopo il no del Comune di Brescia e prima dell'ultima tegola su Is Arenas, il Cagliari aveva comunque deciso di iscriversi al campionato di serie A dichiarando lo stadio Nereo Rocco di Trieste come sede delle proprie partite interne. Il club rossoblù ha già incassato il benestare del Comune giuliano. L'utilizzo dell'impianto da parte dell'Udinese, alle prese con la ristrutturazione del Friuli, non costituirebbe un problema: il calendario sarebbe stilato alternando in casa le partite di bianconeri e rossoblù. La scelta di Trieste è ricaduta dopo il no del comune di Brescia alla subconcessione dello stadio Rigamonti. A quel punto - la conferma è arrivata soltanto ieri - il Cagliari ha dovuto scegliere: o Is Arenas o un altro stadio fuori dall'isola.

I dettagli a pagina 4 e 5 dell'Unione Sarda oggi in edicola. Gli articolo sono a firma di Cristina Cossu, Michele Ruffi.
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