Numeri della 65esima edizione della Fiera campionaria della Sardegna in linea con gli ultimi due anni, che non sono stati certo tra i migliori della sua storia: tra i 150 mila e 200 mila visitatori hanno varcato gli ingressi di viale Diaz, piazza Marco Polo e lato Coni. La rassegna inaugurata lo scorso 25 aprile si è conclusa oggi. Ai dati sulle presenze bisogna aggiungere i 10 mila ingressi tra tessere e accrediti. Il flusso dei visitatori è stato quasi costante durante l'intero arco della manifestazione con dei picchi che si sono registrati nei week end e la punta massima raggiunta il primo maggio con 20.000 ingressi contro i 14.000 dell'anno precedente.

Sono i dati forniti dalla Fiera, azienda speciale della Camera di commercio di Cagliari. L'ente del Largo Carlo Felice era presente alla rassegna con un suo stand. "Il connubio tra l'aspetto economico-commerciale e quello culturale, con l'apprezzata mostra interattiva del Crs4 sui Giganti di Mont'e Prama e la novità dell'edilizia naturale proposta da ArchiFiera, hanno catturato l'attenzione dei visitatori - afferma il presidente della Fiera, Ignazio Schirru - ed è per questo che siamo già al lavoro per arricchire ulteriormente di eventi collaterali la prossima edizione. Ci siamo già attivati per contattare nuovi espositori in grado di intercettare le aspettative e il gradimento del pubblico. Quest'anno abbiamo deciso di abbassare i prezzi ma di non aprire gratuitamente i cancelli perché riteniamo che il biglietto sia selettivo perché impedisce l'arrivo in Fiera di persone non realmente interessate. L'Ente ha il compito di valorizzare le esposizioni e di unire domanda e offerta. L'obiettivo - ha chiarito Schirru - non è la vendita immediata ma creare contatti che si concretizzano in affari durante il corso dell'anno".

Calato il numero degli espositori con un decremento rispetto allo scorso anno di circa il 10 per cento. "Purtroppo - sottolinea il direttore della Fiera Benedetto Etzi - dobbiamo registrare con rammarico la quasi completa scomparsa dal piazzale del settore agricolo e delle attrezzature, segno di difficoltà che attraversa il comparto e che ci impone una riflessione".
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