Cosa faceva Veronica Panarello nelle ore in cui veniva ucciso suo figlio Loris, 8 anni, trovato strangolato in campagna nel Ragusano il 29 novembre? Il suo telefonino in quell'ora sospetta ha registrato un traffico intenso ma anomalo; secondo Roberto Cusani, esperto di telecomunicazioni interpellato da "La vita in diretta" su Rai 1, due sono le ipotesi: Veronica potrebbe aver mostrato al bimbo un video o un film (sottinteso per "tenerlo buono" mentre lo portava in qualche posto), oppure potrebbe aver fatto una telefonata via internet, attraverso la tecnologia Voip, tipo Skype. In questo secondo caso, la chiamata non è intercettabile né tracciabile se non attraverso una lunga procedura di richiesta dati all'operatore telefonico. Escluso invece che fosse in contatto via chat su Whatsapp, perché la circostanza è già stata verificata.

Si tratta quindi di 45 minuti di "buco" di cui la donna non ha mai parlato, sostenendo di trovarsi a casa a svolgere faccende domestiche prima di andare al corso di cucina e dopo aver portato i figli a scuola e alla ludoteca.
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