Per l'ex ministro Claudio Scajola il reato relativo alla vicenda della compravendita vicino al Colosseo è prescritto. Lo ha deciso la Seconda Corte d'appello di Roma. In primo grado Scajola era stato assolto; l'accusa parlava di finanziamento illecito e nel processo è coinvolto anche l'imprenditore Diego Anemone. Quest'ultimo avrebbe pagato, attraverso l'architetto Angelo Zampolini, una parte (circa 1,1 milioni di euro su 1,7 milioni) della somma versata a luglio 2004 da Scajola al fine di acquistare l'immobile, e avrebbe poi dato 100mila euro per i lavori di ristrutturazione.

L'ex ministro si trova attualmente agli arresti domiciliari per un'altra vicenda giudiziaria.
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