Il fango del rio Mersa, in località Motta, nell'Astigiano, continua a restituire parti del corpo di Elena Ceste, la donna di Costigliole d'Asti scomparsa da casa il 24 gennaio e ritrovata morta il 18 ottobre scorso. Oggi è stato effettuato dagli inquirenti un nuovo sopralluogo sul greto del piccolo fiume, mentre i legali della famiglia di Elena hanno tenuto una conferenza stampa per chiedere che venga diminuita "la pressione mediatica" alla quale il marito e i figli della donna sono sottoposti.

E dalle pagine del quotidiano La Stampa emergono anche altre posizioni, quelle dei due uomini che chattavano su Facebook con Elena. Uno è il compagno delle elementari: i due, dopo essersi ritrovati nel mondo virtuale si erano anche incontrati l'anno scorso, tra l'estate e l'autunno e per quel motivo è stato a lungo interrogato dai carabinieri. L'altro, Paolo Lanzilli, era il fidanzatino di Elena ai tempi del liceo, ma non l'ha mai più rivista. Il compagno di classe, G.A., torinese di 43 anni, racconta che la sua vita "è distrutta". Ecco cosa ha detto: "Un sabato pomeriggio mi telefonano i carabinieri e mi dicono: si trovi tra 10 minuti in una caserma fuori Torino. Ok, datemi almeno il tempo. Arrivo e inizia l’interrogatorio: lunghissimo, estenuante. Ripeto per moltissime volte che, sì, avevo rivisto Elena che era una mia ex compagna di scuola delle elementari, che non c’è mai stata una relazione. Volevano sapere se avevo un alibi per la mattina del 24 gennaio, chi poteva confermarlo, cosa avevo fatto nei giorni successivi. Ho avuto la sensazione di essere spiato, intercettato, pedinato. Avevo persino paura di parlare in auto. Insomma, un inferno". Da quelle conversazioni aveva capito che la donna si sentiva sola, che il marito non era violento ma molto possessivo e non voleva che la moglie telefonasse ad altri o avesse amicizie su Facebook.

Paolo Lanzilli non ha incontrato Elena, si "parlavano" solo sulla chat, ma dice di aver interrotto i contatti "quando a lei, che mi aveva chiesto di incontrarla da sola, risposi che lo avrei fatto volentieri, ma anche alla presenza di mia moglie e di mio figlio. Lei mi rispose che non le interessava vedermi in quelle circostanze e da quel momento avremmo potuto continuare solo a scriverci. Ne presi atto, e con il trascorrere del tempo i contatti si diradarono sino a interrompersi del tutto".
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