Avrebbe istigato il figlio appena diciassettenne a picchiare selvaggiamente Khan Muhammad Shahzad, cittadino pachistano morto in seguito alle percosse. Per questo, anche per lui, oltre che per il giovane, sono scattate le manette. L'accusa nei suoi confronti è di concorso in omicidio. Il fattaccio risale al 18 settembre scorso ed è avvenuto a Roma, quartiere di Torpignattara. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'uomo ha assistito all'aggressione dalla finestra, incitando il ragazzo con frasi come: "Ammazzalo!" e "Picchialo!". L'uomo poi avrebbe minacciato le persone presenti, architettando anche una "scappatoia" al fine di assicurare a sé e al figlio l'impunità, sostenendo che la reazione del 17enne era stata scatenata da un presunto "sputo" del pakistano. La misura cautelare è stata emessa sulla base delle testimonianze acquisite e degli accertamenti del Nucleo Investigativo dei carabinieri. Le indagini eseguite hanno anche chiarito che l'uomo, infastidito dal comportamento tenuto in strada dal giovane straniero, lo insultò affacciandosi dalla finestra di casa, per poi lanciargli contro una bottiglia, per poi " aizzare" il figlio ad aggredirlo. .
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