Ad una coppia omosessuale che ieri si è recata all'ospedale Santa Caterina Novella di Galatina, in Salento, è stato inizialmente impedito di donare sangue perché il medico che ha svolto il colloquio pre-prelievo ha invitato i due uomini, donatori da anni, a tornare a casa ritenendo che fossero soggetti a rischio. "Un'infermiera ha provato anche a dissuaderci dicendo che già in passato il nostro sangue era stato buttato", spiega Salvatore Antonio Schimera Ceci che, su Facebook, ha denunciato i fatti, assieme al compagno Beniamino Sabetta.

I due donatori hanno protestato, chiamando anche i carabinieri e il loro avvocato, e alla fine il medico è uscito dalla sua stanza e ha dato loro ragione: li ha quindi invitati a donare il sangue perché - avrebbe detto - non esiste alcuna norma che vieta agli omosessuali di donare il sangue. Sulla vicenda è intervenuto il direttore generale della Asl Lecce, Valdo Mellone: "Si tratta - afferma - di un ingiustificato e grossolano errore che ha i connotati di una discriminazione espressamente vietata anche dalla nostra Costituzione, ma immagino che il medico abbia agito in buona fede". Il manager si è scusato con gli interessati e li ha invitati a tornare in ospedale, tra tre mesi, per donare ancora. Mellone ha avviato accertamenti, anche sulla questione del sangue buttato.
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