Omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dall'aver agito in luoghi e circostanze tali da ostacolare la difesa della vittima, occultamento di cadavere, tentato omicidio e furti. Sono le accuse della Procura di Sondrio che, nella serata di ieri, hanno portato in carcere Emanuele Casula, il 18enne fidanzato di Veronica Balsamo, la 23enne cameriera di Grosio (Sondrio), trovata senza vita ai piedi di un dirupo lo scorso 24 agosto a Roncale, in Valtellina. Per i carabinieri del comando provinciale di Sondrio non fu un incidente, ma un delitto. La svolta nell'inchiesta del procuratore facente funzioni Elvira Antonelli e del sostituto Giacomo Puricelli è arrivata dopo che, nelle ultime ore, sono giunti a palazzo di giustizia i risultati completi della prima autopsia e degli esami condotti in laboratorio dal genetista di Milano, Marzio Capra, e dei carabinieri del Ris di Parma. I carabinieri del Nucleo investigativo di Sondrio hanno prelevato Casula nella sua abitazione e, in tarda serata, l'hanno condotto in carcere. C'era il timore che potesse fuggire nella vicina Svizzera, in quanto aveva saputo, tramite il suo avvocato Francesco Romualdi di Sondrio, l'esito delle perizie che lo inchiodavano.

IL DETTAGLIO - L'impronta di una scarpa del modello di quelle calzate da Emanuele Casula è stata trovata sulla canottiera della cameriera all'altezza della spalla sinistra. La traccia è stata scoperta solo in un secondo momento, e l'ipotesi degli investigatori è che il ragazzo le ha sferrato un violento calcio per farla cadere nel dirupo, poi l'ha uccisa con un colpo di pietra alla testa e quindi l'ha rivestita con il maglione.

MOVENTE - Il movente dell'omicidio di Veronica deve ancora essere chiarito, ma qualche elemento si potrebbe dedurre dal racconto che aveva fatto lo stesso fidanzato nelle settimane scorse. Sembra infatti che quella sera tra i due fosse scoppiato un litigio perché Veronica lo aveva rimproverato di corteggiare altre coetanee e di aver avuto di recente una relazione con un'altra. Non si esclude quindi che lui, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, l'avrebbe colpita con un violento calcio, facendola precipitare nel dirupo per poi raggiungerla lì e finirla con un colpo di pietra alla fronte.
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