Sta scontando l'ergastolo per aver ammazzato cinque donne e ma ora chiede di tornare in libertà. Marco Bergamo, il serial killer di Bolzano responsabile di cinque omicidi tra il 1985 e il 192, ha scritto una lettera alla Corte d'assise d'appello e alla Procura di Bolzano: chiede un'applicazione retroattiva delle norme che, dopo il suo processo, hanno introdotto nell'ordinamento il rito abbreviato anche per chi, come lui, rischiava l'ergastolo. Quando è stato condannato, dice, non c'era la possibilità di scegliere il rito abbreviato (che trasforma l'ergastolo in 30 anni di detenzione).

Se la sua richiesta venisse accolta, Bergamo, che oggi ha 47 anni ed è in carcere dal 1992 - attualmente a Rebibbia - potrebbe scontare gli ultimi tre anni e po tornare libero oppure godere della semilibertà pur continuando a scontare l'ergastolo.

LE SUE VITTIME - Marcella Casagrande, 15 anni, viene uccisa il 3 gennaio 1985 a coltellate nella sua casa. Aggredita alle spalle, un colpo raggiunge la colonna vertebrale incidendo la decima vertebra, poi l'assassino la tiene per i capelli e la scanna. Annamaria Cipolletti, 40 anni, insegnante: la sera fa la prostituta d'alto bordo; viene trovata uccisa da 19 coltellate e nuda. Renate Rauch, prostituta di 24 anni: trovata cadavere in un parcheggio. Pochi giorni dopo sulla sua tomba comparirà un biglietto: "Mi spiace ma quello che ho fatto doveva essere fatto e tu lo sapevi. Ciao Renate! Firmato M.M.". Renate Troger, squillo 18enne, strangolata, sgozzata e colpita a coltellate, trovata in un piazzale. Infine, Marika Zorzi, anche lei prostituta di 18 anni, scaricata agonizzante sul ciglio di una strada dopo essere stata aggredita con 28 fendenti di coltello.
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