La verità di Domnica sul dopo naufragio:"Io e Schettino aspettavamo l'elicottero"

Eccola la verità di Domnica Cemortan su quanto accaduto la notte del 13 gennaio 2012 quando la Costa Concordia ha urtato uno scoglio all'isola del Giglio. Dopo aver minacciato l'ex comandante Francesco Schettino su Facebook ("se non parli tu, parlerò io"), è arrivato il racconto, sulle pagine di Oggi. La hostess moldava dice che in quei momenti, quando le migliaia di passeggeri cercavano una via di fuga sulle scialuppe, lei, Schettino e il maitre Ciro Onorato erano andati nella direzione opposta, al ponte 11, perché il comandante diceva di dover controllare la dritta della nave. E invece, dice Domnica, "eravamo lì ad aspettare un elicottero che portasse via tutti e tre. O forse solo qualcuno di noi". In pratica era stato predisposto un soccorso privilegiato. A un tratto però Schettino si era allarmato: "Qui non si vede nessuno", si guardava intorno, proprio come se stesse aspettando qualcosa. Lei allora aveva chiesto se stesse arrivando un elicottero, ma la risposta era stata: "I piani sono cambiati, dobbiamo tornare ai ponti inferiori".