Per superare l'esame di teoria per ottenere la patente ha provato a farsi suggerire le risposte attraverso una microcamera nascosta sotto la maglietta. Ma è stato scoperto dagli esaminatori, che lo hanno non solo bocciato, ma anche denunciato per truffa aggravata. Protagonista della vicenda, un 34enne di origine pakistana, che si è presentato nell'aula della Motorizzazione civile di Bologna "armato" di tutto punto: due telefonini, la microcamera (con l'obiettivo che spuntava da un piccolo foro della maglia), un trasmettitore bluetooth e due microauricolari. In questo modo, pensava, avrebbe potuto inviare le immagini dei test a un complice a casa, il quale, con davanti il manuale, avrebbe potuto facilmente dettargli le risposte. Ma qualcosa è andato storto e, insospettito dal suo modo di fare, un funzionario si è accorto del furbo escamotage. Sul posto è stata chiamata la Polizia che ha preso i provvedimenti del caso, sequestrando il materiale utilizzato per il raggiro. L'uomo ha poi confessato di avere sborsato ben 3mila euro per mettere in piedi l'operazione truffaldina che, nelle intenzioni, gli doveva garantire l'ottenimento della patente italiana. Sono in corso ulteriori indagini per risalire al complice che gli ha fornito l'attrezzatura, per poi guidarlo nella compilazione delle risposte.
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