Sul caso del trasferimento del capitano Gregorio De Falco (noto per la telefonata con Schettino in cui gli ordinava: "Vada a bordo, c..."), è intervenuto l'ammiraglio Arturo Faraone, alla guida della Capitaneria di Livorno dal 2013: "Non si tratta affatto di una deminutio, ma rientra in una flessibilità d'impiego tipica delle Capitanerie", ha assicurato. De Falco, che ieri per la prima volta ha parlato del suo trasferimento dalla sala operativa a un settore "burocratico", e oggi ha minacciato di lasciare la divisa, si è sfogato riferendosi proprio al comandante Schettino, che di recente è stato chiamato a tenere una lezione in un'università romana: "Lui in cattedra e io punito". Ma l'ammiraglio Faraone conferma: "Noi siamo degli specialisti, non possiamo fossilizzarci, di questi trasferimenti ce ne sono decine ogni anno".
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