I legali rappresentanti della Co.Im.Po di Ca' Emo, nel Rodigino, dove ieri 4 operai sono morti dopo aver inalato acido solforico, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Rovigo. L'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.

I magistrati dovranno accertare se vi siano stati errori oppure omissioni da parte di uno o più lavoratori e se siano state rispettate da parte dell'impresa tutte le normative sulla sicurezza.

PRIME IPOTESI - Per i vigili del fuoco potrebbe essersi trattato di "errore umano": ci sarebbe stata "un'errata manovra nel processo che la ditta faceva per trattare questi reflui, che ha comportato la nube tossica di anidride solforosa" ha detto il comandante dei pompieri di Rovigo, Girolamo Bentivoglio. Per il pm di Rovigo Sabrina Duò, sono invece "evidenti", ad una prima analisi, i "problemi di sicurezza all'interno della Co.Im.Po". "Errore umano? Tutto può essere - ha aggiunto il magistrato - ma dai primi elementi sembrerebbe che qui qualcosa non è stato rispettato sotto il profilo del ciclo di produzione". In attesa dell'autopsia sui cadaveri degli operai, la Procura ha iscritto nel registro degli indagati i legali rappresentanti della Co.Im.Po, l'azienda dove è avvenuta la tragedia. L'ipotesi di reato è omicidio colposo plurimo.
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