Un castello da favola, risalente all'Ottocento ma perfettamente ristrutturato, con suite, piscina, campo da golf, immerso nel verde delle colline del Monferrato. Un paradiso per i viaggiatori, che non esitavano a premiarlo con recensioni entusiaste su internet. Peccato, però, che per cinque anni il resort di lusso sia stato completamente sconosciuto al Fisco e alla previdenza sociale. Secondo quanto scoperto dalla Guardia di Finanza, infatti, l'hotel piemontese a quattro stelle superiore, nel comune alessandrino di Capriata d'Orba, era gestito completamente in nero. Camerieri, cuochi, giardinieri non avevano contratto e anche i clienti, per lo più stranieri, non venivano registrati, contravvenendo così alle norme sulla pubblica sicurezza. Di scontrini fiscali e ricevute, così come di fatture e buste paga, nemmeno l'ombra. Un albergo fantasma, insomma, che le Fiamme Gialle di Novi Ligure (Alessandria) sono riuscite a individuare grazie a un'indagine certosina, che ha portato alla luce un volume d'affari non dichiarato di oltre 1,3 milioni di euro. Quanto ai provvedimenti presi nei confronti della proprietà, dopo un brevissimo periodo di fermo dell'attività, considerato che il titolare ha ammesso le proprie responsabilità e ha subito provveduto a versare le prime somme di denaro, l'albergo è ritornato ad essere meta turistica di successo. Non solo. Della vicenda fiscale-giudiziaria non c'è traccia sulla Rete che da anni diffonde l'immagine del castello da sogno come tra i migliori esempi dell'accoglienza turistica made in Italy.
© Riproduzione riservata