Un gravissimo incidente sul lavoro ha provocato la morte di quattro operai. E' successo a Ca' Emo, frazione di Adria (Rovigo), alla Co.Im.Po., ditta specializzata nello smaltimento di rifiuti speciali. Ad essere fatale ai lavoratori, l'inalazione di acido solforico dopo lo scoppio di una cisterna. Le vittime avrebbero tentato di soccorrere un compagno di lavoro che si era sentito male dopo uno sversamento di acido mentre stava pulendo un'autocisterna, inalando anch'essi i vapori letali. Altre due persone sono state trasportate d'urgenza in ospedale, dove si trovano ricoverate in gravi condizioni. Stando a una prima ricostruzione, non ci sarebbe stata alcuna esplosione: gli operai, che secondo quanto si apprende non indossavano le maschere di protezione, avrebbero gettato acido solforico in una vasca contenente ammoniaca. Il mix delle due sostanze, senza adeguato controllo, avrebbe provocato le esalazioni che hanno investito gli operai, quattro dei quali sono morti sul colpo. Le vittime sono: Nicolò Bellato, 28 anni, Paolo Valesella, 53, Marco Berti, 47, e Giuseppe Valdan, 47.

IL CORDOGLIO DI NAPOLITANO - La notizia della tragedia è arrivata anche al Quirinale. "Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia del tragico incidente sul lavoro verificatosi all'interno di un impianto industriale di Adria, ha chiesto al Prefetto di Rovigo di esprimere ai familiari dei quattro operai deceduti i

sentimenti di partecipe cordoglio e di rendersi interprete della sua solidale vicinanza all'operaio ferito". si legge in una nota diffusa dal Quirinale.

I SINDACATI - Vicinanza alle famiglie delle vittime è stata espressa anche dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, che parlano di "evento inaccettabile, che ancora una volta lega il lavoro ad eventi di tragica attualità che ci devono far riflettere ancor più in un contesto di grave difficoltà economico/sociale e, su quanto sia indispensabile mantenere viva l'attenzione sulla formazione e sulle norme di tutela che regolano il lavoro delle persone e della garanzia di sicurezza e prevenzione, che devono sempre essere applicate a prescindere dalla criticità dei contesti che viviamo".
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